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10 Zampe Asparago Bianco Classico - L'Ortolano

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Zampe d'Asparagi pronti da piantare Varietà Bianca. E’ l’asparago che può raggiungere le dimensioni più grandi, di conseguenza è quello che presenta maggiore succulenza. I turioni, una volta lessati hanno una spiccata tendenza dolce, buona burrosità con sentori vagamente resinosi che ricordano l’aroma dei pinoli e del mallo di noce. Si presta a preparazioni semplici come ad esempio avvolgendo ogni asparago in una fetta di prosciutto crudo, a primi piatti delicati conditi con mela fresca e gherigli di noce, e tante altre stuzzicanti proposte come secondi di carne o preparazioni adatte anche a vegetariani e vegani.
La confezione contiene 10 zampe.

Come coltivare l'Asparago Bianco:

Si adatta preferibilmente a terreni sciolti o leggeri e senza scheletro. Preparare un solco a forma di trapezio rovesciato profondo 15-20 cm, largo 30 cm alla base e 40-50 cm nella parte superiore, ben concimato con sostanza organica. L’epoca ottimale per il trapianto va da novembre ad aprile. Le zampe devono essere sistemate a fi la singola sul fondo del solco e distanziate di 30 cm l’una dall’altra (3 zampe per metro lineare), avendo cura di stendere bene orizzontalmente le radici e ricoprirle subito con 5 cm di terreno. La distanza fra le fi le varia da 150 a 200 cm. Nel 1° anno d’impianto si ricopre progressivamente il solco mano a mano che la vegetazione cresce, arrivando a fi ne anno a livello del terreno. Al secondo anno (inizio primavera) si devono riportare sull’asparagiaia ulteriori 20-30 cm di terreno. Si formerà una baulatura, indispensabile per una corretta crescita dell’asparago bianco che necessita, per il suo ottimale sviluppo, di un ambiente privo di luce. Per avere asparagi bianchi anche in punta si può ricoprire l’asparagiaia con del polietilene nero. Terminata la raccolta (fi ne primavera) eliminare il cumulo di terreno e riportare il piano di campagna orizzontale. Si coprirà nuovamente l’anno successivo appena spunteranno i primi asparagi. Per la coltivazione estiva ed autunnale, comportarsi come per l’asparago verde (v. sopra). L’asparago bianco presenta rispetto all’asparago verde un sapore molto più delicato e meno marcato. È molto apprezzato, poiché avendo meno fi bra del verde è tutto commestibile.

A primavera, con l’innalzamento della temperatura, le gemme cominciano a sviluppare formando i germogli che fuoriescono dal terreno. Quando la loro altezza è soddisfacente, prima che la punta si apra, si possono raccogliere gli asparagi. È importante tagliare l’asparago sotto il livello del terreno. La raccolta normalmente si protrae per circa 60-70 giorni, dopodiché è consigliabile interrompere la raccolta per rivitalizzare il proprio impianto. I turioni non raccolti crescono in altezza, aprono le cime e danno origine al fogliame. La parte aerea, che raggiunge in età adulta anche 1,5 m di altezza, comincia l’elaborazione delle sostanze utili assorbite dal terreno. In questa fase (estate) è importante eff ettuare una concimazione, soprattutto a base di azoto. Il fogliame nel tardo autunno comincia ad ingiallire e quando è completamente secco va tagliato pari terra ed asportato. Dopo questa operazione, si consiglia un’abbondante concimazione organica ed un’eventuale rincalzatura per coprire ottimamente il cordone produttivo.

Come coltivare gli Asparagi Bianchi

Si adatta preferibilmente a terreni sciolti o leggeri e senza scheletro.

Preparare un solco a forma di trapezio rovesciato profondo 15-20 cm, largo 30 cm alla base e 0-50 cm nella parte superiore, ben concimato con sostanza organica. L’epoca ottimale per il trapianto va da novembre ad aprile.

Le zampe devono essere sistemate a fila singola sul fondo del solco e distanziate di 30 cm l’una dall’altra (3 zampe per metro lineare), avendo cura di stendere bene orizzontalmente le radici e ricoprirle subito con 5 cm di terreno.

La distanza fra le file varia da 150 a 200 cm. Nel 1° anno d’impianto si ricopre progressivamente il solco mano a mano che la vegetazione cresce, arrivando a fine anno a livello del terreno.

Al secondo anno (inizio primavera) si devono riportare sull’asparagiaia ulteriori 20-30 cm di terreno.

Si formerà una baulatura, indispensabile per una corretta crescita dell’asparago bianco che necessita, per il suo ottimale sviluppo, di un ambiente privo di luce.

Per avere asparagi bianchi anche in punta si può ricoprire l’asparagiaia con del polietilene nero.

Terminata la raccolta (fine primavera) eliminare il cumulo di terreno e riportare il piano di campagna orizzontale.

Si coprirà nuovamente l’anno successivo appena spunteranno i primi asparagi.

Alla fine del 1° anno d’impianto si ricopre con ulteriori 5 cm; si consiglia una raccolta di 2-3 asparagi per pianta (ciò favorisce l’irrobustimento dell’asparagiaia).
Terminata la raccolta (fine primavera-inizio estate) lasciare sviluppare il fogliame e concimare durante l’estate, con concimi azotati e potassici. In autunno, a fogliame
ingiallito, tagliare lo stesso pari terra e concimare con letame maturo o similari. Durante la coltivazione tenere pulita l’asparagiaia dalle erbe infestanti. Le zappettature
di pulizia devono essere molto superficiali. Irrigare nei periodi asciutti.

L’asparago bianco presenta rispetto all’asparago verde un sapore molto più delicato e meno marcato. È molto apprezzato, poiché avendo meno fibra del verde è tutto commestibile.

A primavera, con l’innalzamento della temperatura, le gemme cominciano a sviluppare formando i germogli che fuoriescono dal terreno. Quando la loro altezza è soddisfacente, prima che la punta si apra, si possono raccogliere gli asparagi. È importante tagliare l’asparago sotto il livello del terreno.

La raccolta normalmente si protrae per circa 60-70 giorni, dopodiché è consigliabile interrompere la raccolta per rivitalizzare il proprio impianto. I turioni non raccolti crescono in altezza, aprono le cime e danno origine al fogliame. La parte aerea, che raggiunge in età adulta anche 1,5 m di altezza, comincia l’elaborazione delle sostanze utili assorbite dal terreno.

In questa fase (estate) è importante effettuare una concimazione, soprattutto a base di azoto. Il fogliame nel tardo autunno comincia ad ingiallire e quando è completamente secco va tagliato pari terra ed asportato.

Dopo questa operazione, si consiglia un’abbondante concimazione organica ed un’eventuale rincalzatura per coprire ottimamente il cordone produttivo.

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Andreas
Ottimo

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Giacomo De Luca
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